VADEMECUM INFORMATIVO PER CONTRASTARE E LIMITARE LA DIFFUSIONE DELLE ZANZARE E CHIRONOMIDI NEI PERIODI ESTIVI
12/08/2017
VADEMECUM INFORMATIVO PER CONTRASTARE E LIMITARE LA DIFFUSIONE DELLE ZANZARE E CHIRONOMIDI NEI PERIODI ESTIVI

Nei quartieri dove siano predominanti case basse o villette con orti e giardini o condomini con spazi verdi interni e terrazzi costituiscono le aree più favorevoli alla colonizzazione delle zanzare per l’abbondanza sia di focolai per lo sviluppo larvale che di rifugi per gli adulti (ristagni d’acqua, siepi, erba alta, alberi bassi). Le precipitazioni, oltre a fornire acqua ai focolai larvali, innalzano l’umidità ambientale necessaria per la sopravvivenza degli adulti, e le alte temperature consentono alla zanzara un numero elevato di generazioni nell’arco della stagione calda, con relativa crescita esponenziale della popolazione.
 
Il Consiglio Regionale della Lombardia, con decreto n. VII/366 del 27.11.2001 e s.m.i., sottolinea che i Sindaci possono emanare ordinanze contingibili ed urgenti a fini di igiene e sanità pubblica.
 
Si ricorda che tutti gli interventi di disinfestazione devono essere effettuati a cura e spese dei proprietari degli edifici e dei terreni in cui hanno luogo, o di chi ha l’effettiva disponibilità. Gli interventi su beni demaniali (strade, fognatura, ecc.) sono a carico degli Enti proprietari (Comune, Provincia, Regione ecc.).
 
La presenza delle zanzare nell’ambiente urbano è inevitabile, tuttavia si possono mettere in atto strategie e applicare mezzi e metodi di controllo di vario tipo che permettano di ridurre la densità della specie fino a livello di sopportabilità.
 
L’elemento determinante per la diffusione di questo insetto è la capacità di poter utilizzare per la deposizione delle uova una grande varietà di contenitori derivanti dall’attività umana. In ambiente industriale-commerciale risultano particolarmente soggette all’infestazione le aree dove siano ammassati all’aperto rottami o contenitori vari quali, ad esempio, i depositi di copertoni, di rottamazione auto, i vivai ed i cantieri edili; nell’interfaccia tra campagna e città prevalgono contenitori di grosse dimensioni (bidoni, secchi) utilizzati, ad esempio, per l’irrigazione degli orti; nell’ambiente peridomestico cittadino prevalgono contenitori più piccoli, adibiti a funzioni diverse (bacinelle, sottovasi di piante, piccole vasche ornamentali prive di pesci, grondaie otturate, ecc.).
 
In Italia la zanzara tigre (Aedes albopictus) ha trovato focolai larvali ideali anche nelle caditoie dei chiusini per la raccolta e lo smaltimento delle acque di superficie. Queste caditoie sono di dimensioni diverse, con volumi di acqua variabili, ricche di materiale organico composto principalmente da terriccio e foglie in decomposizione. I chiusini costituiscono uno dei focolai larvali più importanti su suolo pubblico dei centri abitati, ma la loro produttività varia nello spazio e nel tempo, in relazione al clima, alle precipitazioni ed alla manutenzione degli stessi; mentre l’acqua meteorica rappresenta quasi l’unica possibilità di rifornimento per i chiusini posizionati lungo le strade, quelli posti in fondi privati possono essere costantemente alimentati dall’acqua proveniente da attività diverse quali l’annaffiatura, il lavaggio d’auto, ecc.
 
 
 
Il Comune di Cabiate provvede ogni anno a disinfestare i focolai di riproduzione larvale che si trovano nelle pertinenze pubbliche, quali tombini e caditoie stradali. La frequente pulizia del sistema fognario favorisce l’efficacia dei trattamenti; al tempo stesso sarebbe auspicabile l’eliminazione dei microfocolai che ricadono nelle proprietà private, quali giardini e fognature condominiali. Si raccomanda inoltre di rimuovere tutte le piccole riserve d’acqua che si possono formare in prossimità delle abitazioni e di coprire i serbatoi d’acqua destinati all’irrigazione.
 
Una efficace lotta alle zanzare si attua integrando azioni preventive ed interventi diretti; non è un’unica strategia che risolve il problema ma ci vuole un approccio integrato.
 
La disinfestazione delle sole aree pubbliche non basta. Solo un intervento collettivo può portare a risultati concreti: un piano ideale di lotta deve interessare e coinvolgere, per le capacità dell’insetto di colonizzare anche microfocolai domestici, tutti i cittadini. La lotta alle zanzare deve essere supportata anche da una corretta gestione delle aree private che costituiscono il 70-80% delle zone a rischio. È importante la collaborazione di tutti e l’adozione di corretti comportamenti.
 
Pertanto, come in precedenza accennato, la cittadinanza e gli Amministratori degli stabili sono invitati all’osservanza delle norme igienico - sanitarie quali:
 
  1. evitare nelle aree vicine alle abitazioni (terrazzi, giardini, orti, ecc.) la formazione di raccolta d’acqua eliminando ogni potenziale contenitore per lo sviluppo larvale (es. secchi, bacinelle, bidoni, barattoli, manufatti edilizi, rifiuti, buste di plastica, teloni di nylon utilizzati per la copertura di piscine e manufatti vari che potrebbero formare pozze artificiali, ecc.);
  2. evitare la formazione di raccolte d’acqua in luoghi poco accessibili o nascosti (sotterranei, cantine, intercapedini);
  3. negli orti non lasciare l’acqua nei contenitori di irrigazione per più di 7 giorni e comunque ricoprire con stuoie rigide, di plastica o reti zanzariere vasche, cariole, bidoni e fusti per impedire che gli adulti depongano le uova;
  4. evitare la formazione di pozze e ristagni d’acqua nel proprio orto e/o giardino;
  5. contenitori di uso comune come sottovasi di piante, fioriere, piccoli abbeveratoi di animali domestici, annaffiatoi, ecc. – se non eliminabili o conservati capovolti - vanno svuotati dopo l’annaffiatura (sottovasi di piante) o a seguito di temporali estivi almeno ogni 7 giorni per evitare lo sviluppo delle larve;
  6. non lasciare piscine gonfiabili e altri giochi in giardino per evitare che si riempiano di acqua piovana;
  7. pulire periodicamente i tombini ostruiti dai detriti, controllare il corretto funzionamento della sifonatura e possibilmente mettere una retina all’interno del tombino;
  8. ispezionare le caditoie per la raccolta di acqua piovana e, se hanno acqua stagnante, pulirle e svuotarle almeno ogni settimana;
  9. non abbandonare nell’ambiente contenitori che si possono riempire di acqua piovana;
  10. eseguire nei pozzetti grigliati la lotta antilarvale in quanto si raccoglie l’acqua piovana e/o l’acqua di lavaggio di cortili e piazzali. Prima di qualsiasi tipo di trattamento, è necessario ripulire il fondo del pozzetto, rimovendo fango e/o fogliame. Il trattamento andrà ripetuto ogni 20-30 giorni nel caso di utilizzo di insetticida chimico ed ogni 7 giorni se si utilizza insetticida biologico. Si raccomanda di iniziare nel periodo marzo/aprile e di proseguire senza interruzioni sino a settembre/ottobre in funzione delle condizioni meteorologiche;
  11. pulire periodicamente le grondaie per favorire il deflusso delle acque piovane ed evitare così eventuali ristagni;
  12. mantenere puliti e rasati i prati ed i giardini eliminando le sterpaglie;
  13. pulire e trattare bene i vasi prima di ritirarli all’interno durante i periodi freddi per eliminare le uova invernali eventualmente presenti;
  14. effettuare regolare manutenzione e pulizia delle vasche e fontane ornamentali introducendo nelle stesse anche pesci rossi;
  15. controllare e sostituire frequentemente l’acqua nei contenitori dei fiori nei cimiteri; nel caso di utilizzo di fiori di plastica, usare della sabbia per appesantire il vaso (i vasi non utilizzati devono essere conservati capovolti);
  16. rovesciare frequentemente per terra e non nei tombini, l’acqua dei portafiori, dei sottovasi o di altri contenitori;
  17. introdurre nei vasi portafiori presenti, ad esempio nei cimiteri, piccoli filamenti di rame (10-20 gr per litro) che a contatto con l’acqua si ossida divenendo tossico per le larve di zanzara. Lo svuotamento periodico di tali contenitori resta comunque la misura di prevenzione più semplice ed efficace;
  18. mettere una retina intorno agli sfiati delle fosse biologiche;
  19. annaffiare il prato preferibilmente in orario notturno e non serale o diurno;
  20. non lasciare copertoni all’aperto perché, riempiendosi d’acqua, costituiscono il luogo ideale per lo sviluppo delle zanzare, soprattutto della zanzara tigre;
  21. eliminare l’acqua dagli evaporatori dei caloriferi (quando l’impianto è spento) e dai condizionatori d’aria;
  22. installare zanzariere alle finestre per ridurre l’ingresso delle zanzare nel periodo estivo;
  23. chiudere le porte, le finestre ed i canali di aerazione che collegano i locali caldaia, cantine, box o altro con l’esterno a fine stagione estiva o applicare reti antizanzara;
  24. raccomandare a vicini e conoscenti l’osservanza di questi semplici consigli.
Infine:
  • A) nei riguardi dei possessori/detentori di insediamenti privati con fontane, vasche, laghetti e/o cisterne per la raccolta di acqua a cielo libero prescrivere l’introduzione di pesci larvivori;
     
  • B) nei confronti dei possessori/detentori di depositi/luoghi di stoccaggio di copertoni all’aperto, luogo preferenziale per la deposizione di uova di zanzare tigre, si dovranno dare le seguenti indicazioni:
  1. svuotare completamente da eventuale contenuto d’acqua ogni pneumatico in arrivo ed in partenza;
  2. conservare i copertoni in aree coperte o in alternativa disporre a piramide i copertoni se il periodo di stoccaggio è superiore ai quindici giorni, dopo averli completamente svuotati da eventuale acqua, e ricoprirli con telo impermeabile o con altro idoneo sistema in modo da impedire qualsiasi raccolta d’acqua piovana;
  3. disinfestare entro sette giorni da ogni precipitazione atmosferica i copertoni privi di copertura dandone comunicazione preventiva all’U.O.C. Igiene e Sanità Pubblica;
  4. eliminare i copertoni fuori uso o comunque non più utilizzabili. Questi potranno essere provvisoriamente stoccati, dopo essere stati svuotati da ogni contenuto d’acqua, in locali da tenere chiusi o ricoperti con telo impermeabile o con altro sistema idoneo da impedire qualsiasi raccolta d’acqua nel loro interno;
  • C) nei riguardi delle ditte che effettuano attività di rottamazione/demolizione  auto  si dovranno dare indicazioni per:?
  1. provvedere ad eseguire nel periodo maggio/settembre periodici interventi di disinfestazione adulticida ogni 15-30 giorni in funzione delle condizioni meteoclimatiche dandone comunicazione preventiva all’U.O.C. Igiene e Sanità Pubblica;
  • D) nei riguardi di proprietari di aree rurali si dovranno dare indicazioni per:
  1. eliminare recipienti e copertoni d’auto non utilizzati;
  2. ripristinare la pendenza e la sezione di fossati e canalette utilizzati per convogliare l’acqua a scopo irriguo;
  3. rimuomere i detriti e la vegetazione incolta;
  4. eliminare gli acquitrini;
  5. sfalciare l’erba dalla sponda di fossati e canalette affinché non si creino ristagni;
  6. eliminare dai terreni pozzanghere e ristagni d’acqua.
I trattamenti di disinfestazione larvicida nei focolai pubblici abbinati ad una corretta informazione e ad un buon comportamento della popolazione hanno come risultato un miglioramento delle condizioni di vita all’aria aperta nel periodo estivo.
 
Il Comune di Cabiate attuerà annualmente un programma di previsione degli interventi di disinfestazione larvicida ed adulticida per zanzare e chironomidi così suddiviso:
 
-inizio maggio (larvicida)
-fine maggio (adulticida)
-giugno / luglio (larvicida)
-inizio settembre (adulticida)
 
per gli interventi adulticida, dalle ore 22,00 saranno eseguiti i trattamenti di disinfestazione sul verde attraverso l’utilizzo di insetticidi liquidi emulsionabili e di atomizzatori super silenziati con gittata di 25/30 metri lineari.
Gli interventi saranno subordinati ad eventuali condizioni climatiche avverse che, qualora avvenissero, farebbero spostare gli stessi a data successiva.
 
A V V E R T E N Z E
 
SI CONSIGLIA NELLE ABITAZIONI ADIACENTI DI CHIUDERE TUTTE LE FINESTRE E DI NON LASCIARE ALL’ESTERNO BIANCHERIA STESA, ANIMALI DOMESTICI ED UCCELLI DURANTE IL TRATTAMENTO IN ATTO.
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